ORGIA O PICCOLE AGONIE QUOTIDIANE

Si intitola Orgia o piccole agonie quotidiane l’ultimo lavoro di Francesca Lolli, un cortometraggio liberamente ispirato alla tragedia teatrale di Pier Paolo Pasolini che narra del rapporto sadomasochista di un Uomo e una Donna, al contempo vittime e carnefici che si muovono dentro mondi separati di solitudine.

“L’Uomo e la Donna sono dei sadici e dei masochisti, dal momento che nella mia visione il sadismo porta con sé dell’evidente masochismo. Il loro modo di confrontarsi altro non è che l’essenza stessa dei rapporti interpersonali di qualunque tipo, nei quali ci si attacca per difendersi e si procura dolore provando (e per provare) piacere. Per quanto riguarda questa dinamica interpersonale il corto è ispirato all’opera teatrale Orgia di Pier Paolo Pasolini, pur distaccandosene completamente sia nelle situazioni che per l’uso della parola, così presente nel dramma e inesistente nel video. Paradossalmente la riduzione del linguaggio a puro gesto rende visibile in immagine ciò che era già insito nella parola pasoliniana, nella quale ogni moto psicologico finisce per attualizzarsi nella carne del corpo biologico.”

Dentro un silenzio profondo e immedicabile, un divino silenzio pieno di voci, si dipana la riflessione sul groviglio dell’esistenza, sulla complessità delle relazioni interpersonali, sulla violenza, sulle dinamiche del potere, sul sadomasochismo. Dal groviglio della carne al primato dell’azione, quell’appiccicarsi dei corpi gli uni agli altri a ribadire la nostra essenza fisica, nostra in quanto esseri umani. Nella carne tanto masticata, nella carne che si corrompe, nella carne che è la sola cosa sicura che se ne va. E quando penso alla carne, scriveva Pasolini, non penso alla carne bella, nella sua dignità di un viso, di un paio di spalle, di una nuca. No. Penso proprio alla carne dove è più carne e dunque più muore.

“Mi sono messa a leggere Orgia, più e più volte, sono entrata dentro al testo ed è nato questo cortometraggio. Senza parole, sebbene non fosse mia intenzione all’inizio. Però è successo di lavorare sul versante opposto a quello della parola, quella stessa che per Pasolini è tanto piena, presente, sacra, importante.”

Un teatro di parola, scritto in versi, nella lingua della poesia, in cui il verbum è usato al suo massimo grado espressivo e si oppone in modo totale alla cultura di massa: antidemocratica, stereotipata, perfino disumana la definiva lui. Si potrebbe dire che ciò che in Pasolini è la parola nel lavoro di Francesca Lolli diventa il silenzio, da interpretare come attesa della parola o anche ricordo della parola stessa.

“Ha avuto un decorso molto lungo Orgia, ho speso tantissimo tempo in fase di montaggio, lo guardavo e non sapevo che senso dare a tutto quel girato. Il problema è sempre lo stesso, che quando sei troppo presente con la tua mente, con la tua razionalità, le cose non le vedi. Bisognerebbe forse lasciare sempre andare la testa e immergersi dentro sé stessi e allora si che le cose vengono fuori. Quando ho smesso un po’ di ragionare allora ecco che è nato. Orgia c’era, c’è sempre stato, ha  semplicemente preso la forma che doveva prendere. Quella del silenzio, che poi non è un silenzio totale, è un silenzio fatto di pause, di attese, di rumori ambientali, di suoni post prodotti.”

Il cortometraggio realizzato in collaborazione con PostMedia Production è stato presentato per la prima volta lo scorso novembre al PostMod di Perugia ed ora è parte del festival internazionale di video arte Time is love screening che, curato da Kisito Assangni e coordinato da Annabelle Boko, è giunto ormai alla sua decima edizione. La prima data ha avuto luogo in Germania presso lo ZKM | Centro per l’arte e le tecnologie dei media di Karlsruhe, una importante istituzione culturale che con i suoi due musei e tre istituti è molto attiva sul fronte dello sviluppo di progetti interdisciplinari e delle cooperazioni internazionali.

Desidero ringraziare per la cortese intervista Francesca Lolli video artist, performer e regista –  VimeoFacebookInstagram

Orgia o piccole agonie quotidiane di Francesca Lolli, con Alice Spito e Matteo Svolacchia e con Stefano Baffetti, Oriana Ferraguzzi, Edwin Maurizi Hernandez Hurtado, Maria Caterina Pezzi, Emiliano Scorbati, Livia Tesla – Direttore di produzione Andrea Frenguelli  – DOP Giacomo Ficola, Francesca Lolli – Operatore Eros Pacini – MUA Giulia Riccardizi – Assistente di produzione Alessio Gioia – Montaggio Lolly – Elettricista Flavia Rizzuto – Fotografo di scena Massimo Calmieri

 

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