Tutto ebbe inizio in quella ormai lontana estate del 2007. Trascorsi il mese di agosto seduta alla mia invisibile scrivania spettatrice, altrettanto invisibile, di infinite e concitate conference calls con gli USA in cui si sentiva parlare di crisi dei mutui sub prime, di banche che non davano più credito e di famiglie che rimanevano senza casa. D’un tratto, così, era iniziata la drastica inversione delle dinamiche finanziarie e macroeconomiche. Il repentino passaggio dall’espansione alla contrazione. Oggi, guardando indietro, mi viene spontaneo fare un salto temporale più in là, agli anni ‘80, per ricercare cause e concause di una crisi che è stata di valori, di pensiero, di identità, prima ancora che essere finanziaria. Era la Milano da bere, la Milano dell’effimero, dell’illusorio, della necessità di apparire. La Milano degli status-symbol. La contrazione dei flussi dell’anima, prima ancora che dei flussi di denaro, è iniziata proprio in quegli evanescenti anni ‘80.
Lily indossa:
Gonna e giacca Hussein Chalayan
Scarpe Kurt Geiger
Cappello American Apparel
Lily indossa:
Calze Emporio Armani
Maglia vintage
Lily indossa:
Vestito vintage
Scarpe Kurt Geiger
Borsa vintage Gucci
Modella: Lily Rose – Boom The Agency Model Management – Milano (Italy) www.boomtheagency.it
Hair Stylist: Alessandro Lisi, Area #6 Via Macedonio Melloni 1 – Milano (Italy)
Location: lo studio dell’artista Antonio Syxty a Palazzo Litta Corso Magenta, 24 Milano (Italy)
Foto Nils Rossi
Make-up Valentina Marchetti
Styling Francesca TheDummy