HISTORY OF THE HUMANITY 

Si intitola “HISTORY OF THE HUMANITY” la collettiva che la galleria The Flat – Massimo Carasi dedica agli artisti contemporanei Anthony Coleman (Philadelphia, USA, 1969), Peter Frederiksen (Chicago, USA, 1987), Antonio Riello (Marostica, Italia, 1958) e Guadalupe Salgado (Mexico City, Messico, 1991), che si esprimono mescolando stili e tecniche, disegnando fumetti o icone pop con filo di cotone o con pastelli e matite, scolpendo la lana come fosse ceramica, decontestualizzando oggetti o producendo ready made sarcastici.

La storia dell’umanità è ricca di dicotomie in cui gli opposti si scontrano, guerreggiano lasciando vittime sul percorso. È costellata di miti, credenze e religioni in cui inspiegabilmente, ad ogni latitudine, si tramandano racconti ancestrali di inondazioni, di grandi conquiste, di azioni ingiuriose, di battaglie epocali tra il bene e il male. È fatta di condottieri e avventurieri, guardie e ladri, costruttori e sabotatori, dittatori e guerriglieri ma non mancano i filosofi e sedicenti guaritori, clown e acrobati, scienziati ed artisti….

La mostra, visibile sino al prossimo 13 gennaio 2024, è costruita come una sorta di random walk, quasi un viaggio senza meta nel mondo dell’arte, in cui lo spettatore è legittimato a muoversi liberamente da un’installazione all’altra, senza dover seguire un percorso predefinito, andando alla scoperta di nuove opere e autori in maniera quasi casuale. 

Anthony Coleman è un artista autodidatta che disegna su carta con graffite e matite colorate ritratti esagerati di “Strangers”. Si tratta di personaggi pubblici o televisivi, clown, cantanti o ballerine trasfigurati da iperboli, sua cifra distintiva, come i nasi spesso più simili a becchi. Gli sfondi, perlopiù monocromi dai colori accesi, aumentano la sublimazione della realtà.

Anthony Coleman, view of the show HISTORY OF THE HUMANITY @ The Flat – Massimo Carasi, Courtesy The Flat – Massimo Carasi

Peter Frederiksen disegna con una macchina da cucire, con fili di cotone colorati, scene che potrebbero essere tratte dai cartoni animati degli anni d’oro del fumetto americano. Ritrae e ridicolizza le attitudini malsane, le insicurezze e bassezze del singolo uomo così come della vita “comunitaria”, fatta spesso di sopraffazioni e di promesse non mantenute.

Peter Frederiksen, view of the show HISTORY OF THE HUMANITY @ The Flat – Massimo Carasi, Courtesy The Flat – Massimo Carasi

Antonio Riello ecletticamente mette in scena le contraddizioni e i paradossi della società occidentale. In una continua ricerca antropologica, si nutre e restituisce riflessioni sulla difficile coesistenza umana tramite il sarcasmo e l’ironia. Composizioni ready-made, scultura, grandi disegni a biro tratteggiano solo una piccola parte della vasta e varia esplorazione dell’artista.

Antonio Riello, view of the show HISTORY OF THE HUMANITY @ The Flat – Massimo Carasi, Courtesy The Flat – Massimo Carasi

Guadalupe Salgado tramite un’arte tessile varia e articolata, mostra un immaginario e iconografia derivanti da un bagaglio collettivo che ci mostra la satira nella tragedia. Avviene così che l’opera “Sacrificios” sia composta con tratti fumettistici da un grande fiocco rosa che potrebbe essere quello di Minnie che sovrasta un copioso mucchio di ossa. Di diversa fattura è invece l’iconico teschio di bisonte (impossibile non pensare a dipinti Georgia O’Keeffe), realizzato scultoreamente in lana color rosa cipria.

Peter Frederiksen – Guadalupe Salgado, view of the show HISTORY OF THE HUMANITY @ The Flat – Massimo Carasi, Courtesy The Flat – Massimo Carasi

Cover story: Guadalupe Salgado, Paisaje del desierto, 2023, Wool Sculpture, 40x47x20 cm, Courtesy The Flat – Massimo Carasi

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