Occorre ammettere che le idee comunichino in qualche modo tra loro perché sia possibile una qualsiasi teoria dell’essere e una qualsiasi conoscenza. Se è vero che le idee abitano uno spazio visionario e rarefatto sopra il cielo, è vero anche che solo la bellezza può unirle e fare di esse un unico mondo. E’ la bellezza che dà intelligibilità alle idee e le rende comprensibili. Ed è l’amore che dà intelligenza alle anime perché quella stessa bellezza possano intendere.
Per un giorno lo spazio sopra il cielo di cui ho detto è stato nel perimetro denso di magia di Slash Treviso. Un giorno perfetto in cui una certa idea di moda, una certa idea di donna e una certa idea di grazia hanno trovato nella bellezza e nell’amore il loro principio di unificazione.
“La bellezza per me? E’ personalità, è saper indossare un abito, ma anche un taglio di capelli, è un modo di porsi, un gesto, questa è bellezza. Ed è il filo conduttore del mio lavoro. Creare bellezza.” Così esordisce, forte di una carriera trentennale ormai consolidata, l’hair stylist Davide Carraro che per un giorno ha portato la sua creatività in questo luogo allestito per l’evento con il buon senso delle pietre e la follia dei fiori (J. Ballard, What I belive).
“E serve sensibilità per farlo, per capire che le donne non sono tutte uguali, che ogni donna è una storia a sé, che ogni donna è fatta di tante sfumature. E con ognuna di quelle sfumature bisogna entrare in sintonia, cogliendo un dettaglio, un particolare rivelatore dell’identità e trasformarlo poi in bellezza. Oramai, dopo tanti anni, tanto lavoro e tanto impegno, so come muovere i fili, so quali sono i tasti che posso suonare per far vibrare una donna in tutta la sua bellezza.”
Un approccio alla propria professione tale che la cura per le persone non può prescindere dalla cura per le cose, come fosse una vocazione. Così nascono sodalizi che durano da sempre con aziende come Davines, capaci di coniugare sapere scientifico con tutela del patrimonio artigianale e culturale del mediterraneo, attente ai temi della sostenibilità ambientale e alla tutela delle bio diversità. Un modo di intendere il proprio lavoro che impone serietà, continua ricerca, impegno e dedizione costanti, che guarda alla moda ma non intende subirla.
“Parlando di moda direi che mi piace guardare quello che mi circonda e quello che propongono gli stilisti. Cavalco anche io l’onda di linee molto versatili, interscambiabili, gender free come si dice adesso, in cui i confini di genere tendono a dileguarsi. Però poi penso che la moda sia qualcosa di molto personale e io la interpreto a modo mio, anche nel mio lavoro.”
Trame del pensiero che intrecciate insieme ai fili dell’ordito svelano un altro progetto fatto di bellezza. D-due è il brand di abbigliamento spagnolo che trova le premesse fondanti di tutta la sua poesia in un piccolo paese costiero della Galizia che si affaccia sull’oceano Atlantico e che vanta una lunga tradizione in fatto di tailoring. Abiti dalla forte identità, capaci di parlare un linguaggio estremamente contemporaneo, abili a combinare insieme la tradizione delle tecniche di lavorazione dei tessuti e della costruzione delle forme con la modernità degli stimoli più variegati che arrivano dal mondo della letteratura, dell’arte, dell’architettura. Le collezioni D-due guardano all’universo della haute couture e si focalizzano specialmente sui disegni fantasia. Ogni pezzo è un progetto unico che esplora ambiti artistici e creativi reinterpretandoli ora in chiave ironica ora in chiave poetica. Le collezioni dell’altra linea D-due LAB sono composte invece di abiti realizzati prevalentemente con fibre naturali e caratterizzati da elementi grafici di grande impatto visivo.
L’energia che ha magicamente connesso le tante persone presenti ha reso Slash un luogo fisico, non solo un luogo del pensiero, in cui estetica e etica, bellezza e amore hanno dialogato senza soluzione di continuità. Un giorno perfetto, un giorno kalos kai agathos avrebbe detto Platone.
Le virtù della bellezza, della saggezza, della bontà e simili, queste sono le essenze che sopra tutte nutrono e fortificano le ali dell’anima: le qualità contrarie le indeboliscono e le fanno scomparire. (Platone, Fedro 246 – 247)