C’è anche Valeria Perdonò con questo spettacolo da lei scritto e interpretato, accompagnata al pianoforte da Marco Sforza, tra i 7 titoli che compongono il cartellone della rassegna teatrale 2016 “Ritratti d’Autore”, organizzata da Dedalus con il patrocinio della Fondazione per Leggere e di ViviCultura. A Magenta, in provincia di Milano, l’idea di creare uno spazio culturale capace di connettere teatro e ambiente e dare vita a un rapporto dialettico e multiforme tra attori e pubblico che a fine serata possono scambiarsi riflessioni, sensazioni, emozioni.
AMOROSI ASSASSINI è il titolo di un saggio edito da Laterza nel 2006 nel quale 13 giornaliste e scrittrici raccontano casi di violenza subite da alcune donne in quell’anno. Le vicende di cronaca diventano quindi modo e pretesto per uscire dal silenzio, per smettere di far finta di niente, per affrontare la questione “femmina” come racconta Valeria che tra tutte sceglie la storia di Francesca Baleani: una donna quasi morta per mano del suo ex marito, salvatasi per miracolo e capace di ricominciare una nuova vita. Una storia a lieto fine pur nella sua immensa drammaticità.
Per questo ho deciso di scrivere un monologo proprio su di lei, partendo dalla sua storia, dalle sue stesse parole così piene di disperazione e, nonostante tutto, di meraviglioso attaccamento alla vita, di rinascita.
L’episodio della Baleani colpisce però, anche più di altri, perché si consuma tra persone di un certo ceto sociale e di una certa levatura culturale, sfatando così il luogo comune per il quale la maggior parte dei casi di violenza sulle donne avviene in ambiti economico-sociali disagiati o comunque in contesti ai margini.
La storia della violenza subita da questa donna diventa quindi il filo conduttore di una narrazione profonda eppure lieve al contempo, per quel registro narrativo del quale Valeria sa far uso così bene alternando dolore a ironia e leggerezza e consegnando alla platea, pur nella intensità del dramma, un messaggio positivo di speranza. Un teatro con impianto da cabaret, che mischia parole e musica, fogli scritti e pianoforte, dati di cronaca e citazioni semi-serie, canzoni e riflessioni insieme.
“Uno spettacolo per non fare finta di niente, o almeno provarci. Per aprire una piccola riflessione sulla violenza sulle donne, sull’amore, o sulle donne e basta. Perché quel sottotitolo sta proprio a significare la parte di responsabilità che tutti noi abbiamo nel momento in cui liquidiamo la questione bollandola come semplice raptus di rabbia o quando non vogliamo vedere segnali inequivocabili. E perché siamo noi donne a crescere ed educare questi uomini sicché siamo noi stesse parte integrante del problema.”
Sabato 27 febbraio ore 21.00 – di e con Valeria Perdonò – al pianoforte Marco Sforza – Rassegna teatrale “Ritratti d’autore” Spazio Dedalus via Oberdan, 7 – Magenta (MI)