AUMORFIA, IASIS LA GUARIGIONE

Iasis (ἴασις ), dal greco antico: guarigione, cura, il trattamento del disturbo o della malattia fisica, mentale o sociale

C’è la malattia e c’è la cura. E nello spazio intercorrente tra l’una e l’altra c’è la guarigione. E’ quella la terra di mezzo, l’ampio orizzonte creativo che la nuova collezione IASIS di Aumorfia intende esplorare. Lì dove si consuma lo sforzo incessante dell’essere umano, che avanza e poi arretra e ancora avanza e ancora arretra, mentre cerca di non farsi sopraffare dal senso di incertezza e di finitezza della propria condizione. Un moto perpetuo, dalla nascita fino alla morte, una battaglia che procura ferite e lacerazioni sia fisiche che mentali e psicologiche. Evidenti o nascoste che siano, poco importa, di ognuna bisogna aver cura, da ognuna bisogna guarire.

IASIS è una sorta di ricovero, un rifugio estetico, uno spazio protetto dentro il quale ripararsi, dentro il quale vestirsi. Consapevoli della fragilità quale condizione inalienabile della vita che dà un senso alla vita stessa. Consapevoli che nella fragilità ci sono valori che riempiono di significato l’esistenza, l’esistenza di ciascuno di noi. Consapevoli dell’accezione positiva della debolezza e della insicurezza perché elementi sostanziali dell’esistere che si contrappongono a ogni impeto di onnipotenza e violenza.

Vestire le proprie fragilità con forme nere e astratte che evocano le bende, le fasciature per coprire le ferite. Forme di pelle così morbida al tatto da sembrare fluida, sottoposta su ambo i lati a trattamenti vegetali che la rendono confortevole addosso. Forme come estensione del corpo, prolungamento degli abiti, interrotte solo da fibbie placcate in argento, che prendono ispirazione dalle vesti sacerdotali o da quelle monacali. Simili alle armature di guerrieri: capaci di proteggere dal dolore del passato, utili ad affrontare le lotte del futuro.

Noi conosciamo le cose non solo con la ragione astratta e calcolatrice ma anche con le ragioni del cuore. L’intuizione, l’orizzonte di conoscenza emozionale, ci consente di cogliere il senso di ciò che un’altra persona sente e vive, e il senso poi della sua creazione. La misura della sua malinconia e della sua gioia, della sua nostalgia e delle sue speranze, del suo male e del suo bene. E non è possibile intravedere cosa si nasconda in una forma, sia essa anche solo da indossare, se non cercando di far riemergere le aree sconfinate delle emozioni.

Aumorfia, IASIS Collection  – web site  – FacebookInstagram 

Location, Cube Show Room 

Foto, Elisabetta Brian

 

AUMORFIA, IASIS COLLECTION (English text by Aumorfia)

Iasis: the ancient greek word for healing, cure, the treatment pf physical, mental or social disorders or disease.

There is disease and there is the cure. The space between them is the healing. This is the area that IASIS collection is trying to explore.

Victim or predator, the process is equally vicious for both sides. From birth to death, healing is the perpetual movement of nature, the continuous effort of human beings to deal with the awareness of the uncertainty and the futility of life.

The wounds of this battle between advancement and resignation are physical, mental or psychological. Obvious or hidden. Both have to be talked care of.

Dark and abstract, the pieces of the collection simulate the bandages, stitches and caps, real or fictional, that we are using to treat our traumas.

Leather, soft and velvety, friendly to skin due to a double side vegetable tanning, accompanied by silver plated custom made buckles, act as an extension of the body parts or the clothes, imitating vestments of priests and monks of various religions around the world and armories of warriors over the centuries.

Drawing strength and power from these inspirational leading figures, IASIS collection is a  set of armory items intending to cover our wounds of the past and reinforce us for the times to come. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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