È possibile una rilettura in chiave contemporanea di uno dei più grandi capolavori del Rinascimento italiano? E come connettere i luoghi periferici di una metropoli con il suo centro, ampliando il rapporto del pubblico con un museo storico? E ancora, cosa significa oggi parlare di arte partecipata e coinvolgere i fruitori dell’opera nel processo creativo della stessa, attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi come quello video?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che sottendono CENACOLO LIVE!, il progetto di arte pubblica nei quartieri di Milano per una nuova lettura dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, a cura di Connecting Cultures in partnership con Direzione Regionale Musei Lombardia – Museo del Cenacolo Vinciano, Nuovo Armenia, Asnada, Comunità Nuova Onlus e vincitore del bando «Per la Cultura» di Fondazione Cariplo.
Il via ai lavori quasi un anno fa, nel maggio 2022 nel quartiere periferico di Dergano, con il coinvolgimento attivo e diretto delle persone del luogo, impegnate in una serie di attività artistiche e laboratoriali strettamente connesse al tessuto urbano. Il 21 settembre scorso negli spazi di Nuovo Armenia, antica cascina restaurata all’interno del Parco Comunale di Dergano, e in contemporanea nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, si è svolta una performance coinvolgente che ha portato il pubblico di Nuovo Armenia a ritrovarsi idealmente dentro il Museo del Cenacolo Vinciano e l’opera vinciana a riproporsi a Nuovo Armenia, il tutto in tempo reale.
Il primo risultato di questo approccio sperimentale e partecipativo al fare arte si è tradotto in un’opera video, frutto del lavoro degli artisti Mattia Costa e Chiara Ligi di Film-Live Association e la collaborazione con i giovani partecipanti al laboratorio e alle comunità coinvolte. CENACOLO LIVE! testimonia, attraverso le immagini in movimento, i vari momenti dell’intero percorso creativo e realizzativo: dall’analisi dell’opera leonardesca, ai laboratori sperimentali sulle tecniche e i linguaggi della cinematografia dal vivo, alla definizione dei temi contemporanei inscritti nell’opera, all’organizzazione di «cene di comunità» per raccogliere testimonianze, fino alla realizzazione di una performance di live cinema, un unico piano sequenza musicato e girato dal vivo incentrato sui temi di riflessione emersi e discussi con i partecipanti.
Spiega Anna Detherige, Presidente di Connecting Cultures: «Un progetto complesso, ricco di interazioni, aspettative, attese e volontà che non si potevano conoscere a priori. Per cui, in qualche maniera, un lavoro che ha richiesto flessibilità, molta onestà intellettuale e pazienza. E da parte degli artisti una volontà di confrontarsi, senza che mai questo confronto si tramutasse in scontro. In questo senso, tutto il progetto può esser letto anche come una sorta di metafora della vita in comune, comunanza che spesso manca in una società molto frammentata come la nostra. La metafora di una possibilità, anche democratica, di confronto.»
CENACOLO LIVE! è la prima opera pubblica acquisita dal Museo del Cenacolo Vinciano e verrà messa a disposizione dei visitatori come strumento ulteriore di fruizione e di comprensione dell’Ultima Cena di Leonardo, andando così ad arricchire il corredo di informazioni sul dipinto.
Dopo questo primo anno di lavoro, il progetto si appresta ora a proseguire il suo percorso creativo nell’altro quartiere di Barona, per la realizzazione di una nuova performance che coinvolgerà artisti, abitanti e scuole del quartiere attraverso attività laboratoriali, visite guidate al Museo del Cenacolo Vinciano e nuovi eventi.
