In occasione di Arte Fiera Bologna, sabato 8 febbraio alle ore 14, nell’ambito di Book Talk, il programma di conversazioni dedicato esclusivamente ai libri d’arte, la Galleria Mazzoleni presenta il volume intitolato a David Reimondo (Genova, 1973), edito da Silvana Editoriale. Il dialogo introduttivo da me moderato vedrà coinvolti, oltre l’artista, anche Milovan Farronato (Curatore indipendente e cofondatore dell’Archivio Chiara Fumai, Milano – Bari) e Federico Leoni (Docente Università degli Studi di Verona), che con i loro saggi hanno contribuito alla pubblicazione.
La monografia ripercorre l’opera di Reimondo nella sua interezza, dando conto del suo pensiero libero e anticonvenzionale, attraverso la voce di sette autori – Ilaria Bernardi, Milovan Farronato, Federico Leoni, Gaspare Luigi Marcone, Andrea Moro, Gianluca Sgalippa e Federico Vercellone – che analizzano la sua ricerca da diversi punti di vista coinvolgendo, oltre alle arti visive, anche la filosofia, la psicoanalisi e la linguistica, ciascuno con uno stile e una modalità di indagine propri alla loro formazione, al loro campo di studi e interessi.
L’indagine dell’artista si è sviluppata nel corso della sua carriera per Capitoli. A cominciare dalle Anime, che dalla fine degli anni Novanta fanno la loro comparsa sulla scena. Soggetti deformi, antropomorfi, spesso cristallizzati nelle sfumature del blu, sono per lo più autoritratti dell’artista o raffigurano danzatori colti durante le sessioni teatrali. A quelle fanno seguito, a partire dagli inizi degli anni Duemila, le Cellule, organismi osservati al microscopio, che fanno emergere l’approccio più scientifico e “di studioso” di Reimondo all’arte. La stagione successiva si articola intorno al concetto di Corpo che si incarna nel Pane, con la molteplicità di significati simbolici ad esso correlati (il pane quotidiano, il Corpo di Cristo ecc.) e che diventa strumento d’elezione della sua pratica, utile a ricostruire l’universo secondo coordinate del tutto personali e inedite. Da quello al Pensiero, nella duplice declinazione di Etimografia, nuovi grafemi e fonemi che nascono dall’idea di fondare un nuovo linguaggio e Cromofonetica, sperimentazioni che muovono da una serie di immagini prese arbitrariamente dalla storia dell’arte e che si traducono in opere oggettuali sonore, le cui emissioni sono prodotte dalla rigorosa associazione di sillabe a colori primari.
L’inizio della collaborazione con Reimondo da parte di Mazzoleni, ormai alcuni anni fa, ha inaugurato una fase di impegno più intenso della galleria verso l’arte contemporanea italiana e internazionale. In occasione della 48ma edizione della fiera, verrà presentato il progetto Trasformazioni (Main Section | Padiglione 26, Stand A6): un’esplorazione della continua evoluzione dell’arte che mette in luce la singolarità di ogni pratica artistica. L’arte interpreta il cambiamento in tutte le sue forme: interiore, sociale, o legato alla percezione dello spazio e del tempo. Un viaggio che va dal reale all’astratto, dalla materia all’idea, dal singolo alla collettività. Il percorso espositivo prende avvio dalle opere di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, attraversando il Novecento italiano con artisti come Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi e Piero Dorazio. La narrazione si espande poi alle pratiche contemporanee di artisti italiani e internazionali rappresentati dalla galleria, tra cui Melissa McGill, Marinella Senatore e David Reimondo, che espone per la prima volta l’opera di grande dimensione Cromolettere.
David Reimondo
Silvana Editoriale
24,5 x 30 cm
200 pagine
100 illustrazioni edizione italiano/inglese cartonato
Cover story: David Reimondo, Cromolettere, 2024. 183x244x8,5cm, PLA e pigmenti colorati. Courtesy Mazzoleni, London – Torino