Si chiama Italian Luxury Handmade lo spazio voluto a Milano dal sarto e stilista Luca Paolorossi (www.lucapaolorossi.it) quale elemento di raccordo tra bellezza, creatività e artigianalità italiana. Un progetto volto a diffondere il valore del Made in Italy dal palco di una città che si prepara al grande evento dell’Expo. Convivono qui in perfetto accordo abiti preziosi e accessori raffinati, complementi d’arredo e arte contemporanea. Elementi diversi eppure uguali per qualità e cura del dettaglio, per quella propensione al fatto a mano che è grande ricchezza del nostro Paese. Hanno trovato ospitalità in questo luogo elegante anche le opere di Luca Orsetti e Carlo Iura fondatori di Minimaproject, il brand nato dalla creatività sinergica di entrambi che inventa strutture d’arte tridimensionali e sospese. 3D suspended art la chiamano loro due, coniando un termine che vuole descrivere oggetti sintesi di purezza formale e minimalismo contemporaneo. Strutture fruibili al pari di opere d’arte che riempiono con la loro interezza spazi vuoti. Elementi come sculture interattive e dinamiche che esaltano spazi aperti. Dischi dai tratti futuristici che possono dar vita a pareti componibili capaci di giocare con i volumi e con la luce, grazie a un sistema di retro illuminazione, funzionali anche a differenziare in maniera originale gli ambienti. Oggetti fatti rigorosamente a mano, nelle Marche, con una attenzione spasmodica per la finitura e il dettaglio. Oggetti versatili che possono trovare collocazione tanto in contesti domestici quanto in spazi più ampi, quelli di corporations o hotels per esempio, dove possono esplodere tutta la loro potenzialità raggiungendo una ampiezza alare anche di 5-6 metri. Capaci di coniugare gusto estetico, senso artistico e esigenze del cliente che può intervenire in fase di finitura scegliendo materiali, colori e dimensioni, personalizzando così l’oggetto d’arredo quasi si trattasse di commissionare un’opera d’arte. Il grande sforzo per dare risalto alla produttività di una terra, quelle delle Marche, foriera di grande eppure solo in parte conosciuto valore, porta il nome di Luca Paolorossi. Erede di una dinastia di sarti che da quasi cent’anni prosegue la tradizione dei sartori italiani della cui Accademia il nonno faceva parte, Luca si fa promotore di quella che lui stesso ama definire decrescita felice. Un ritorno ai ritmi lenti del passato, alla cura e alla passione per il bello duraturo, che fa dei suoi abiti sartoriali veri e propri capolavori manifatturieri. Capi unici e esclusivi che nascono in funzione delle misure, altrettanto uniche e esclusive, di ogni singolo individuo. Niente di seriale, niente di industriale, niente di approssimativo. Abiti la cui ricchezza è racchiusa in dettagli inconfondibili quali il rever di una giacca o la costruzione di una spalla rigorosamente su misura. Abiti speciali da indossare in occasioni speciali, apprezzati dagli uomini di tutto il mondo, dalla Russia agli Emirati Arabi, quasi fossero segno di indiscutibile appartenenza allo status di gentleman. Dedicare del tempo alla cura della propria immagine diventa in questo luogo un atto d’amore per sé stessi e per il bello in senso lato. Un salotto che ambisce a restituire valore ai rapporti interpersonali perché in fondo affidarsi a un sarto vuol dire creare con lui un saldo e continuativo rapporto di fiducia. Uno spazio che vuole restituire alla creatività italiana, specialmente quella marchigiana, meritata evidenza nel panorama internazionale.
Desidero ringraziare per la cortese collaborazione Roberto Marsico Gajulli CEO di Italian Luxury Handmade, Via Ennio 6 – Milano (Italia)
Foto di Nils Rossi
Carlo Iura e Luca Orsetti, fondatori di Minimaproject (www.minimaproject.com) e alcune delle loro opere
Roberto Marsico Gajulli CEO di Italian Luxury Handmade e il sarto e stilista Luca Paolorossi (www.lucapaolorossi.it)
Lo showroom Italian Luxury Handmade