La moda è, nella mia immaginazione, lo spettacolo variopinto del mondo traslato in una superficie di tessuto. E’ il luogo in cui tutte le realtà e tutte le fantasie prendono forma. Tutte le esteriorità e le interiorità. Tutto lo spazio e tutta io nelle infinite forme del possibile e dell’impossibile. Sempre uguale. Eppure sempre diversa perché composta della stessa materia dei sogni.
Queste apparizioni nascono dal tentativo, conscio o inconscio non saprei dire, di sospendere il reale per inserirlo nel territorio della fantasia producendo una infinita varietà di sguardi e visioni che non corrispondono necessariamente a criteri di convenzionalità. Si moltiplicano gli oggetti e affiorano una serie di relazioni nuove in cui le cose risultano trasformate, iscritte in un altro contesto di valori. E la complicità fotografica produce l’irruzione sulla scena di un doppio che rispecchia un altro doppio: quello tra moda e fotografia. Quando una immagine giustapposta a un’altra immagine non si nega all’intreccio e all’osmosi del linguaggio, anzi ne cerca la tensione e il confronto.
Questo è un luogo di incontro tra cose e figure, luoghi e persone, che si apre a scambi e interferenze, all’incrocio dei segni. Dove tutto si mescola per disgiungersi dal reale ed emergere, infine, nelle pieghe nascoste della sua superficie.
Foto, Stefania Bonatelli – Facebook – Instagram
Abiti, art259design collezione P/E 2019 – Instagram
Location, Laboratorio di Cornici Carrer Torino – Lungo Dora Savona 10