Si svolge il prossimo 8 luglio, dalle ore 17:00, al Cinema Fulgor di Rimini, ENCANTADA | Post-Porno International Video Art Festival, Immaginari bizzarri nell’era delle identità fluide, a cura di Piero Deggiovanni.
In un’epoca di gravissime limitazioni delle libertà individuali e di riduzione dei diritti garantiti dalla Costituzione a mera concessione governativa, il festival vuole esplorare la continuità storica e la coscienza attuale relative a una delle libertà più intime e al contempo più politiche di cui sia ancora concesso discutere, ovvero, la sessualità e i comportamenti ad essa correlati.
Le libertà personali non vanno teorizzate ma praticate, e ciò è possibile solo dopo una formazione, una educazione alla libertà, in grado di svelare le strumentalizzazioni politiche di concetti come tolleranza e inclusione spesso usate in modo ipocrita ad esclusivo vantaggio di alcune categorie sociali, da una pseudo sinistra vocata al transumanesimo, ovvero, alla negazione delle differenze e foriera di una ambigua fluidità identitaria imposta, che nega anziché favorire, il principio di individuazione e i diritti all’autodeterminazione sessuale. La diversità, al contrario, è ricchezza e per questo in realtà fa paura e viene combattuta da chi ci vorrebbe automi asessuati, omologati e privi di identità personale. Rieducarsi alla libertà significa liberarsi dai recinti ideologici usati come fortini difensivi rispetto al sociale, recuperando la sfera intima e la propria storia personale, autonoma, biografica, unica, in conflitto con l’omologazione dei costumi.
Torna utile a questo scopo ricordare il pensiero di Herbert Marcuse espresso nel suo libro Eros e Civiltà [1955, 1966] in cui, unendo Freud e Marx, evidenziava la stretta correlazione tra psicologia e politica sostenendo la necessità di de-ideologizzare il sesso e la sessualità, al fine di tutelare il pluralismo identitario senza creare ulteriori conflitti i quali inevitabilmente sarebbero stati strumentalizzati dall’Establishment al fine di raggiungere il loro vero scopo ultimo, ovvero, il controllo biopolitico sulle vite e le scelte comportamentali delle persone trasformate in merce. Il pluralismo identitario va difeso e salvaguardato, ma non con atteggiamenti rivolti all’odio e al disprezzo dei paradigmi biologici di partenza, arrivando perfino a negarli o giungendo alla manipolazione delle coscienze in formazione. Un processo di vera liberazione coglie la singolarità psicologica di ognuno di noi, la rispetta e la nutre, difendendola dall’omologazione culturale e dall’ideologia propalata da cliches standardizzati, mercificati e alienati come, dagli anni Sessanta in poi, i vari movimenti di liberazione sessuale femministi e gay hanno teorizzato e praticato con l’antagonismo militante.
La proiezione sarà introdotta da un prologo immaginifico legato al costume sessuale degli anni Sessanta e Settanta con frammenti e opere di Federico Fellini, Luis Buñuel, Carolee Schneemann e Valie Export. Proseguirà con una panoramica sulle attuali produzioni audiovisive internazionali che illustrerà gli immaginari e gli enunciati politici, sebbene espressi in forma metaforica, per opera di artisti internazionalmente riconosciuti: Alessandra Caccia, Chocolate Remix, Giulia Costantini, Silvia De Gennaro, Santiago Echeverry, Anne Hirsch, Francesca Lolli, Sara Lorusso, MRZB, Nicolas Provost, Pipilotti Rist, Saul Saguatti, Donato Sansone, Venus Soberanes, Cosimo Terlizzi.
Cover story: Cosimo Terlizzi, Il Pensiero di Empedocle, 2012