EXTRAVAGANTE, MODA E MULTICULTURALISMO

C’è una fantasia che non può non che supportare tutti coloro che della struttura  si vogliono non zimbelli, ed è questa: la loro vita non è altro che un viaggio. La vita è quella del viator. Sono quelli che, in questo mondo, dicono, sono stranieri. – Jacques Lacan

Multiculturalismo. Erranza. Ibridazione e métissage. Il viaggio non come semplice tema alla moda ma come tema che entra nella moda in quanto momento di confronto con rappresentazioni e modi di pensare, di dire, di fare diversi. Sempre creativi.

Extravagante è il nuovo progetto promosso dall’Organizzazione di Volontariato Associazione San Benedetto Abate, nata nel 2007 a Cetraro (CS) per iniziativa di Don Ennio Stamile, già parroco della Chiesa Madre di San Benedetto e referente regionale dell’associazione Libera in Calabria.

Un progetto a cura di Conny Aieta e Mariangela Occhiuzzi che, mosse dalla volontà di indagare ciò che sta oltre la superficie patinata e frivola del vestire, coniuga etica con estetica potando fuori dal letto della propria cultura segni e codici tipici dell’abbigliamento africano.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

“Tutto è cominciato da un’autentica fascinazione per il Wax. L’ Associazione é costituita per la maggior parte da donne e quindi, fin dal primissimo viaggio in Africa, tutte noi ci siamo innamorate di questi tessuti così accesi, molto colorati e allegri. Abbiamo perciò iniziato a girare per i mercati locali e abbiamo conosciuto delle venditrici di Wax che sono poi diventate il nostro punto di riferimento. In principio acquistavamo i tessuti solo per noi stesse, ma poi ci siamo dette: perché non ne facciamo qualcosa? Perché non li valorizziamo e non li rendiamo fruibili? La nostra idea era di dimostrare che il Wax poteva essere indossato da chiunque, fuori dalla sua connotazione specifica, fuori dal contesto africano.”

Introdotti nel continente dagli olandesi intorno alla metà dell’Ottocento, i tessuti a stampa Wax africani, conosciuti anche come Ankara e Wax olandese, sono tessuti in cotone colorati, prodotti con una lunga e laboriosa tecnica di tintura a cera ispirata al batik, particolarmente utilizzati nella parte occidentale del Paese.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

“Volevamo vestire una donna contemporanea, cosmopolita, cittadina del mondo. Non necessariamente africana, anche e soprattutto per dare un’identità a queste donne che in Benin sono il motore di tutto ma che per una serie di retaggi storici e culturali non vengono riconosciute, soprattutto dagli uomini e soprattutto dalle comunità musulmane.”

Moderna e sofisticata eppure versatile e funzionale. La capsule collection SS/21 mescola le stoffe africane con quelle occidentali: un binomio inscindibile e simbiotico, un vero e proprio rapporto d’amore, un’unione di stimoli e innovazioni. Gioca con le ampiezze, i volumi e gli accostamenti di colori. Prodotta tutta rigorosamente in Italia, in Calabria, privilegia il lavoro manuale delle donne del territorio che sono state vittime di violenza perché magari hanno trovato il coraggio di denunciare mariti collusi con la ‘ndrangheta e che proprio grazie al lavoro, grazie alla sartoria, possono ricominciare a tessere la trama e l’ordito della loro vita. A tenere stretto tra le mani il filo dei loro sogni e delle loro speranze.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

“In realtà il progetto della collezione custodisce dentro di sé un’ambizione più grande: quella di realizzare un domani, nel villaggio culturale che stiamo progettando in Benin e che si chiamerà Maison Saint Benoît, un laboratorio di Extravagante dove formeremo le persone così che possano essere autonome nella realizzazione dei capi.”

L’associazione San Benedetto Abate é un’organizzazione di volontariato che ha cominciato ad operare nell’Africa occidentale, in particolar modo in Benin, a partire dal 2008. Fondata da Don Ennio Stamile, essa promuove il benessere sociale e ambientale delle comunità con le quali entra in sinergia, con particolare dedizione all’accesso all’istruzione e alla sanità, all’educazione, alla cittadinanza attiva, all’integrazione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione delle tradizioni artigiane, all’empowerment delle donne e alla formazione al lavoro, alla promozione della cultura in tutte le sue espressioni. Beneficiare di ambienti naturali sani, di forti sistemi di supporto sociale, avere l’accesso ai bisogni umani di base e operare con uno spirito di tolleranza e resilienza sono i presupposti essenziali perché una comunità possa non solo vivere, ma prosperare.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Dopo aver iniziato il percorso di volontariato nell’ospedale realizzato dalla diocesi di S. Marco Argentano, ancora attivo, che offre cure gratuite alle persone bisognose in una delle zone classificata tra le dodici più povere del mondo, diversi sono stati i progetti realizzati e quelli in corso di realizzazione da parte dell’Associazione. A cominciare dalla Maison Saint Benoît – Dangbo, Benin: un centro culturale ed ecumenico, progettato con tecnologie sostenibili e sognato per combattere lo sfruttamento del lavoro minorile, per fornire a bambini e ragazzi gli strumenti educativi che consentano di sviluppare il loro potenziale e lasciare un segno nella società, per accogliere persone di ogni religione e etnia. C’è poi l’ Orfanotrofio Saint Augustin – Sakété, Benin: un piccolo angolo di umanità situato a Sakété, uno dei villaggi più poveri del Benin, che accoglie bambini e bambine in condizioni svantaggiate o che sono stati abbandonati dalle loro famiglie di provenienza. In fase di realizzazione anche il Centro Dialisi – Dangbo, Benin: un centro nefrologico all’avanguardia in grado di assicurare con competenza tecnica e clinica la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie renali acute e croniche e delle loro complicanze, attraverso il trattamento della dialisi. E non da ultimo la promozione dell’artigianato locale oltreoceano, attraverso la realizzazione di un commercio solidale, basato sul rispetto per le persone e per l’ambiente, su un’economia circolare e sulla corretta informazione dei consumatori.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Oltre che nel continente africano, l’Associazione opera anche in Italia, in particolare in Calabria dove è nata. UniRiMi è una delle sfide più impegnative dell’Associazione. L’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno nasce da un progetto di riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata e dall’esigenza di creare un luogo formativo per offrire l’opportunità di approfondire il fenomeno delle mafie, ed in particolare della ‘ndrangheta, sotto diversi aspetti. È dedicata alla memoria di Rossella Casini, giovane donna fiorentina, vittima innocente della ‘ndrangheta. Mentre Ghefiura – Centro semiresidenziale per l’Autismo nasce dalla volontà di garantire l’integrazione sociale e l’accesso gratuito a cure e terapie di persone che non sono solo numeri, ma che possono sviluppare le proprie potenzialità.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

La moda si inscrive in questo contesto così articolato come fatto culturale che ha valenza al di là e oltre il mero risultato fantasioso e inventivo. Nel rapporto con l’Altro, nella rivisitazione in chiave contemporanea dell’alterità, anche quella estetica, il suo linguaggio si fa universale. E la trasforma in un territorio fatto di connessioni, non di separazioni. Un territorio segnato dagli attraversamenti tra correnti opposte e spesso mescolate, fatte di temperature, colori e sapori diversi. Motore di tutto, una creatività che proprio nel tessuto dei rapporti umani prende significato, nell’autenticità e nella conoscenza quando essa trova la sua modalità costitutiva nella ri-conoscenza.

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Extravagante SS/21, ph. Amalia De Bernardis

Abiti Extravagante collezione SS/21 

Foto Amalia De Bernardis

Mua Graziella Salineto 

 

 

 

 

 

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