A un certo punto, ho dovuto predisporre una pseudo-codifica di questi segni, cercare e produrre una qualche maniera per classificarli. […] La via migliore fu scrivere, come si scrive un libro. Ho iniziato dall’angolo in alto a sinistra, ed ho continuato il mio lavoro fino all’angolo opposto in fondo a destra, ed era fatta. Avevo bisogno di un contesto di riferimento, ed il contesto è il quaderno di scuola. –G. Noël
VV8artecontemporanea presenta “Georges Noël: Palimpseste”, una retrospettiva sugli anni Sessanta dell’artista. L’esposizione, che inaugurerà venerdì 14 ottobre dalle ore 18.00, continua la proposta della galleria che approfondisce la produzione artistica francese di metà Novecento, dopo la mostra “Les années Lumière, glanni Sessanta di Gérard Schneider” realizzata nel 2020.
Verranno esposte circa 10 opere ad olio su tela realizzate da Noël tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta, momento cardine per l’artista, che segna la svolta decisiva della sua poetica con la parabola del “lirismo astratto” dagli albori sino al suo lento crepuscolo, consacrandolo per sempre tra i grandi dell’arte informale francese ed internazionale, accanto ad Hans Hartung, Georges Mathiéu e Pièrre Soulages.
L’abstraction lyrique a cui aderì l’artista nel secondo decennio della sua attività artistica, più che un movimento pittorico è un modo di intendere la pittura, ponendosi in rottura con il passato e in discontinuità con le avanguardie, ricercando una sintesi che fiorisce come un nuovo senso plastico, una nuova concezione di divenire, di vivere.
La ricerca di Noël è caratterizzata da un’attenzione al linguaggio segnico, al geroglifico, al segno grafico, in particolare alla pre-scrittura, a quel momento carico di tensione e di mistero che precede la sintesi tra pensiero e parola, tra parola e immagine, tra fonema e segno. Il pittore crea sulla superficie segni liberi di riflessioni e di narrazioni di un linguaggio emozionale.
Ho disposto le linee laterali in un andamento leggermente elicoidale, quasi a suggerire che il movimento parta da sinistra per spostarsi verso l’alto a destra. Ho disposto le linee a bastoncino più come se fossero scarabocchi, ed ho cercato di scriverli il più velocemente possibile per farli vibrare in più direzioni così che esprimessero un ritmo. –G. Noël
Lo scarabocchio, il geroglifico, rappresentano per Noël un’immagine che non trasmette un’idea, ma che riproduce un suono, un discorso frammentario, mancante, talvolta sconnesso; un discorso che in alcuni casi necessita di inclusioni, di aggiunte, di correzioni, a volte di cancellazioni e riscritture.
Scrive dell’artista la storica dell’arte Margit Rowell: “Molto affascinato dai ‘Graffiti’ anonimi sui logori muri parigini immortalati dal fotografo ungherese Brassai, i suoi primi dipinti dal 1957 al 1959 mostrano la chiara influenza di Dubeffet nelle loro superfici dense e pastose dai toni terrosi. Il suo interesse nei graffiti è visibile nei solchi e nei graffi tracciati con fare spontaneo ed ossessivo.”
Le opere di Noël sono esposte in prestigiose collezioni pubbliche e private a livello internazionale, dal Centre Georges Pompidou di Parigi al MoMA di New York.
La mostra “Georges Noël: Palimpseste” sarà visitabile da sabato 15 ottobre a domenica 11 dicembre 2022, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.30- 19.30, oppure su appuntamento.
Cover story: Georges Noël, Sans Titre (Palimpseste) 1960, tecnica mista su tela, cm 97x130
SCHEDA TECNICA:
Geoges Noël: “Palimpseste”
In collaborazione con Lorenzelli Arte Milano
Comunicato stampa a cura di : Bernardo Marconi
Sede: VV8artecontemporanea, Via dell’Aquila, 6/c, 42121 Reggio Emilia – Italia Tel.0522 432103, www.VV8artecontemporanea.com
Date: dal 15 ottobre al 11 dicembre 2022
Orari: da martedì a sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.30, oppure su appuntamento