Il pensiero risoluto che declina l’amore per l’arte in capi di abbigliamento caratterizzati da segni grafici e linee geometriche elementari, pulite e minimal, porta le iniziali del suo artefice Gian Piero Colombo, uno che la passione per l’arte ce l’ha nel cuore fin da quando era bambino. Dopo la laurea in architettura e una serie di produttive collaborazioni nel campo della moda con stilisti del calibro di Gianfranco Ferrè e aziende come Stefanel, Moncler e Trussardi, Gian Piero ha deciso due anni fa di avviare un proprio progetto abile a coniugare amore per l’arte e tensione creativa. La sua sperimentazione ha saputo generare un uomo trasversale, contemporaneo eppure rispettoso del passato e della tradizione. Un uomo colto capace di indossare gli echi suggestivi di certe incisioni di Francisco Goya, come quella intitolata Il sonno della ragione genera mostri, o la autorevolezza dell’ispirazione tratta dalla Madonna di Sinigallia di Piero della Francesca. Nelle sue creazioni convivono in maniera perfettamente bilanciata simboli antichi di conoscenza quali la civetta e elementi grafici, linee nette e rammendi dal sapore medievale, design e poesia di certe piume, intarsi e assenza di colore. E su tutto domina incontrastata una attenzione quasi spasmodica per la manualità, per il ricamo che si fa decoro, per il recupero quasi fosse un valore da difendere a tutti i costi.
“Contemporaneo per me? Direi che è questo, è il rispetto del passato, è il ritornare a una dimensione più vivibile, fatta di più sentimenti e meno numeri. E il vestire contemporaneo è quello che sa mescolare linee essenziali con gli elementi della tradizione. Perchè credo fermamente ci sia il bisogno di ritornare, un po’ in tutti gli ambiti, a una dimensione di perduto benessere.”
Gian Piero Colombo www.gpccolombo.it
Desidero ringraziare per la gentile collaborazione l’ufficio stampa RES Relazioni Pubbliche Milano.