Quella che dà il titolo alla nuova collezione SS/19 del brand Infundibulum è la parola Mart con la quale in russo antico si usava definire il mercato: luogo di incontri, di scambi, di acquisti, di contrattazioni. Cuore pulsante della vita cittadina e luogo privilegiato da cui osservare l’evolvere delle tradizioni, degli usi e dei costumi delle persone, del loro modo di abbigliarsi anche.
Ancora una volta il giovane designer russo Ilya Varegin affonda le radici della propria creatività nel passato, nella storia di un Paese così pregno di riferimenti culturali e da quei richiami, da quelle reminiscenze, muove per dare forma a un contemporaneo ricco di suggestioni.
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection - The Fish Hawker
Il venditore ambulante di pesce, il commerciante di ceste o di petrolio, il servitore di tè: un mondo popolato di creature reali eppure oniriche, tratteggiate con colori che danno loro l’aspetto di anime senza tempo, vestite di concettualità e funzionalità, vestite con abiti privati di qualsiasi ornamento, perfino scabri, eppure adorni di lavorazioni artigianali e tessuti pregiati come la biancheria da casa del XIX secolo o la seta vintage tinta a mano e lavata con l’ortica.
Un guardaroba dell’eloquenza dove sono i pensieri nudi che vanno a vestirsi, si potrebbe dire prendendo a prestito le parole di Pirandello.
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection - The Tea Server
Nato in Turkmenistan nel 1986, cresciuto a Mosca, già costumista per il teatro, il cinema e i musei, quando nel 2014 lancia il proprio brand di abbigliamento maschile Ilya ha già molto chiara e definita la strada da intraprendere, un percorso di ricerca estetica che sempre guarda con un occhio alla tradizione e con l’altro alla sua evoluzione e che questa volta omaggia quel grande pioniere della fotografia a colori che in Russia è stato Sergei Prokudin-Gorsky. L’uomo che tra la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione d’Ottobre documentò proprio con i colori la variegata molteplicità del territorio dello Zar attraversandolo in lungo e in largo.
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection - The Oil Negotiant
Suo il celebre ritratto di Lev Tolstoy, realizzato tra il 22 e il 23 maggio del 1908, il primo ottenuto solo per procedura tecnica senza l’intervento del pennello di un pittore, come specificava la più importante rivista tecnologica moscovita del tempo.
Il colore straordinario delle sue fotografie, ottenuto tramite una tecnica basata sulla realizzazione di tre scatti in rapida successione su tre filtri di diverso colore (blu, rosso e verde) che, una volta sovrapposti uno all’altro – tramite l’uso di una “lanterna magica” a tre bocche – restituivano il cromatismo naturale dell’immagine senza ritocchi o pennellate in post-produzione, viene riprodotto in queste affascinanti immagini della collezione pensata per la prossima stagione estiva. Una stratificazione di riferimenti storici che emerge inequivocabile come filo conduttore di una moda capace di rivelare, rielaborandoli, i tratti salienti dell’Impero russo, dell’URSS e del periodo post-sovietico.
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection - The Swapper
L’intenzione poetica trova qui, anche in quest’ultimo progetto, la sua espressione più compiuta e ancora una volta l’esperienza creativa di questo visionario designer riesce a sublimare la moda e a elevarla dallo stato di sostanza solida allo stato aeriforme del sogno.
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection - The Basket Dealer
Credits:
Infundibulum, Mart SS/19 capsule collection
Photographer: Andrew Kovalev
Art supervisor: Tatiana Almond
Chief assistant: Timur Ivanov
BTS-videographer: Nikita Goryachkin
Models: Gleb Gavrish, Evgeni Zamyatin, Johann Nikademus, Ilia Kuznetsov and an anonymous as The Basket Head
With help and support of Svetlana Pavlova, Elizaveta Sokolova and Elen Panteleeva
Special thanks to SBF Moscow/Broncolor Russia/Sinar Swiss for technical support
Film development and scanning by DPArtphoto lab (Moscow)