JOSH MIDDLETON ILLUSTRATED THE DUMMY

Non so se si tratti di un viaggio o di un metodo di lavoro, se la mia volontà di scoprire sempre qualcosa, di interrogarmi su quello che faccio, sia l’uno o l’altro e in che misura sia l’uno e anche l’altro. C’è la preparazione, il progetto certo. Penso: non sono mai stata qui e ci vorrei arrivare e allora in qualche modo mi preparo tracciando un itinerario che lascia intenzionalmente ampio margine all’ improvvisazione.

In questo anno ho molto lavorato sull’utilizzo della mia immagine, impegnandomi perché non trasmettesse un’idea vuota, intendo dire solo sé stessa. Impegnandomi perché non si limitasse ad esistere ma rappresentasse a suo modo un viaggio, una storia. Quella mia.

Inaspettatamente, per qualche insondabile ragione, sono arrivata anche in Canada, a Toronto, dove il giovane illustratore Josh Middleton l’ha presa quella immagine, l’ha manipolata e rielaborata a piacere perché colpito dal mio modo di stare dentro l’abito e di interpretarlo.

“Tutto può essere materia di illustrazione ma secondo me una illustrazione deve comunicare un’idea, un concetto, attraverso una componente visiva intrigante, affascinante. Uno degli aspetti più rilevanti che ha attratto la mia attenzione è stato il tuo atteggiamento, quell’attitudine all’eleganza con la quale hai indossato ogni singolo outfit. Quella che ho fissato nelle mie illustrazioni è stata proprio la tua attitudine che bene si sposa con l’estetica dei miei disegni e con quello che vorrei fossero i miei schizzi in riferimento al mondo della moda.”

22 anni, iscritto all’Ontario College of Art and Design di Toronto (OCAD) dove studia anche innovazione sociale e on-screen media, Josh approfondisce tra gli altri anche la materia del teatro cercando di fare propri tutti gli stimoli culturali che lo circondano. Inizia a fare illustrazioni che è ancora piccolo e in realtà non smette mai, lavorando in maniera assidua specialmente nell’ultimo anno. Un processo creativo piuttosto semplice: schizzi ovunque, una serie di appunti scritti che gli servono per abbinare le parole alle immagini e una ricerca assidua in internet per poter sviluppare al meglio l’idea di partenza. Una personalità eclettica capace di cogliere spunti estetici in diversi ambiti, da quello della moda, alla letteratura, al cinema finanche alla musica.

Com’è Toronto gli ho chiesto infine? Come si vive da quelle parti?

“Toronto è una delle metropoli più multiculturali del mondo. I luoghi che mi piace frequentare sono Kensington Market, interessante per la grande varietà di proposte relative al fashion e food che offre, o King e Portland famosi per i ristoranti come il BUCA nel quale ho lavorato come barista. Toronto mi piace sopratutto durante la stagione autunnale perché è piena di colore e vitalità e c’è una luce bellissima in certi quartieri come Little Italy o Leslieville o Roncesvalles. Certo, essere un giovane creativo qui è piuttosto difficile, per via della congiuntura economica, ma privilegiando gli spazi all’aria aperta, illuminati solo dalla luce naturale, e circondandomi sempre del supporto degli amici e della mia famiglia…direi che i miei soldi sono ben spesi!”

Wearing MARIOS FW/16 Collection - Ph. Elisabetta Brian

Courtesy of Josh Middleton

Wearing Sartoria Vico FW/16 Collection - Ph. Elisabetta Brian

Courtesy of Josh Middleton

Wearing TMR_RSO bag SS/17 Collection - Ph. Elisabetta Brian

Courtesy of Josh Middleton

Wearing Altrove Venezia FW/16 Collection - Ph. Giulia Mantovani

Courtesy of Josh Middleton

Desidero ringraziare per le illustrazioni Josh Middleton – Sito web – InstagramFacebook 

 

JOSH MIDDLETON ILLUSTRATED THE DUMMY

D: Can you tell me what illustration is about? And, with reference to my work, what exactly captured your attention?

J: Illustration can be just about anything, but it has to communicate an idea and the concept has to connect to the idea in which you are communicating, through a visually intriguing component. In the case of me illustrating you one of the more important aspects of you that grabbed my attention was the attitude behind your figure, and the way you modeled each outfit/ensemble with the seamless elegance. Attitude is what I captured. Your attitude is the idea in which I’m communicating, that you not only echoe an attitude that resonates with my drawing aesthetic, but you also capture a mood absolute that I find gives credence to how I want my illustrations  – specifically fashion illustrations – to look and feel as well. 

D: What about your education? When did you start drawing these patterns?

J: I am a 22 year old illustration student at The Ontario College of Art and Design (OCAD) in Toronto with minors in Entrepreneurship and Social innovation and On-Screen Media. I have been working extensively in the Illustration field, but over a year ago it has been a brand new pursuit from my previous pursuit of Theatre. Drawing and painting has always been more creatively liberating to me. My passion of drawing started before theatre entered my life which was around my childhood.

D: How do you develop your creative process and where do you get your inspiration from?

J: My creative process is simple: start with my laptop open to multiple tabs, tape web diagrams and sketches all over my room, write down different words relate to an illustration. My aesthetic research is extensive and eclectic; from fashion to literature to movie posters and music. Wherever culture is bred there is a wealth of knowledge to mine. When I produce a concept for an illustration, I will go on the internet and constantly search as much as I can to help evolve my idea. 

D: I have never been to Toronto, so I’m very interested in knowing how is life for a young and creative guy like you. Can you tell me something about that?

J: Toronto is one of the most diverse, most multi-cultural metropolitan cities in the world! You can zip all over with a train or a bus and get to all the happenings! The places I most often frequent is Kensington Market  – home to a wide array of food and fashion; or King and Portland – home to renown restaurants like BUCA (where I worked as a bartender and barista). Depending on when you come, I would go to Toronto during the Fall and Winter seasons because it is full of color and vibrancy, and the light here is shooting if you are in neighborhoods like Little Italy or Leslieville or Roncesvalles. Being young and creative can be difficult in our economic climate, but I hang out in places where the lighting is natural, the space is breathable, the support from friends and family is perpetual…and my money is well spent!

 

 

 

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