Un giorno che è sembrato come sospeso.
Nella luce a forma di cono che entrava prepotente dalle finestre.
Nelle linee sghembe eppure armoniche dei vestiti.
Nell’emotività tattile dei tessuti.
Nella geometria poetica dei gioielli stretti tra le mani o appesi intorno al collo.
Una sintesi formale che restituiva la materia piena di tanto, piena di tutto. Piena di una creatività capace di tradursi in bellezza anche nel perimetro mobile inciso di quadretti che il sole disegnava a mano libera sul pavimento.
Dopo i raggi cristallini, sul finire, rigagnoli di autunno a salutare il cielo della sera quando lo smalto del giorno prendeva il colore delle foglie e della terra.
Un pezzo di foto. Un pezzo di cielo. Un pezzo di casa. Un pezzo di sole. Un pezzo di strada. Un pezzo di me e di una luce che avevo messo non so più dove.
Me ne sono ricordata che il tempo rimbalzava.
E mi coglieva ferma immobile, vestita di rosso, senza scarpe.
Abiti, Un-namable SS/17 Collection
Gioielli, Monica Trevisi
Location, Filanda Motta
Foto, Elisabetta Brian