Ha aperto i battenti lo scorso 25 febbraio a Fiere di Parma l’edizione primavera 2017 di Mercanteinfiera, la mostra internazionale di modernariato, antichità e collezionismo. Un variegato percorso narrativo che si snoda lungo i 45.000 metri quadrati di una superficie che accoglie le proposte di 1.000 espositori provenienti da tutto il mondo.
Un’ offerta trasversale che fa convivere il modernariato con i pezzi più prestigiosi del collezionismo vintage, arricchita da due mostre collaterali organizzate con due musei italiani e che porterà in primavera in città il fuorisalone della cultura.
Abbattendo i tradizionali confini dei luoghi fieristici, il linguaggio si fa nuovo, liquido, guarda la complessa e articolata situazione attuale puntando al coinvolgimento concreto del pubblico più giovane. Una sintassi che, presa coscienza dell’orizzonte, si adegua al contesto sociale e apre il dialogo anche alle nuove generazioni.
Il tradizionale ambito dell’antiquariato si rinnova edizione dopo edizione grazie a espositori che sanno cavalcare le tendenze e scovare oggetti con la loro storia spiega Ilaria Dazzi brand manager di Mercanteinfiera.
“Quest’anno troveremo la sezione dell’albero di mele cresciuto nella proprietà di Shakespeare, la cazzuola usata da Margaret Thatcher alla posa della prima pietra di una fabbrica britannica e la bicicletta usata da Donald Sutherland sul set di ‘900 di Bertolucci. Qui ogni oggetto ha una sua narrazione. Oggetti e stili diversi e una breccia aperta nel mondo dei giovani.”
Sulle stesse frequenze anche la moda vintage che trova da sempre in questa manifestazione ampio spazio di rappresentazione. Simbolo di individualità, di una audace e personalissima scelta di stile, il vintage gode di un benessere che deriva dal suo carattere esclusivo, dal saper attraversare indenne i trend di stagione, dall’emozione di una ricerca che può essere condotta anche al di fuori dalle rotte usuali dello shopping. What Goes Around Comes Around si potrebbe dire mentre i profitti dei brand più blasonati vacillano sotto il peso di una crisi che relega a ruolo di spettatori la maggior parte dei consumatori.
Insieme ai capi di abbigliamento e agli accessori di Chanel, Louis Vuitton, Dior, Hermes, protagonisti con il fascino del loro storytelling della storia del costume, anche il bijou trova una collocazione di prim’ordine grazie alla mostra “L’Oro Matto e il gioiello-fantasia nella prima metà del Novecento.” La collaterale realizzata in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore, l’unico in Italia dedicato alla bigiotteria, curata dalla storica e critica del gioiello Bianca Cappello e dalla direttrice del Museo Letizia Frigerio, è un viaggio in perfetto equilibrio tra moda, arte e design. Oltre 100 pezzi realizzati in “placcato oro”, leghe metalliche, materiali plastici, paste di vetro, finto corallo, finti rubini e finti diamanti testimonianza di un viaggio lungo il percorso della storia del nostro Paese, evocativi di un sogno che ha accompagnato gli italiani al tempo della Belle Epoque, nel dramma della guerra e poi negli anni della Dolce Vita.
Il sogno prosegue nel mare con l’altra collaterale “Il mare sorride da lontano: dipinti, incisioni, manifesti e oggetti intorno all’immaginario del mare” realizzata in collaborazione con il Museo di Palazzo Reale di Genova. Luogo dell’anima, luogo di passioni, raccontato con fotografie e affiche pubblicitarie, guide turistiche, abiti d’epoca.
Un binomio inedito fiera-museo, una sfida che muove dall’intuizione di fondere insieme, nello spazio della kermesse, storia culturale, storia del costume e arte in senso lato per un evento che si conferma di anno in anno sempre più ricco di suggestioni, di stimoli e di cultura.
Desidero ringraziare per la gentile collaborazione Antonella Maia, Ufficio Stampa Mercanteinfiera – sito web – Facebook – Instagram.
Foto di Fabio Bottini
In copertina: cappotto vintage courtesy of A.N.G.E.L.O. Vintage Palace
Cappotto Dior vintage courtesy of Albrici Firenze
Pelliccia vintage courtesy of Elisabetta Panerai
Vestito Missoni vintage courtesy of Albrici Firenze
Giubbino vintage courtesy of Le Marcolini
Gonna e camicia vintage courtesy of Le Marcolini