Per l’ultimo progetto espositivo di mtn|museo temporaneo navile, Marcello Tedesco ha scelto di lavorare secondo i prodromi di un inusitato quanto avvincente dialogo, che vede risuonare ed incontrarsi artisti e ricerche differenti eppure in perfetta consonanza ontologica.
Alla grande installazione del duo Plastikhaare, AD UNA VERA PIA DONNA DEI SIMILI FILI MISI E ANNODAI, a cura di Marcello Tedesco, fa da contraltare, nell’ultimo mese di vita di mtn, WHAT YOU LIKE TO SEE di Fabio Ricciardiello, a cura di Azzurra Immediato, nella Project Room di questo luogo unico.
Le due giovanissime artiste Giulia Querin e Rachele Tinkham, nate entrambe a Venezia nel 1997 e attualmente studentesse dell’Accademia di Belle arti di Bologna, fondano nel 2021, dopo molteplici esperienze formative – tra cui un periodo di sei mesi alla Kunstakademie di Münster – il duo artistico chiamato Plastikhaare: capelli di plastica.
L’esplorazione ironica e giocosa di un universo fluido e in perenne oscillazione, dove il concetto di identità si frantuma e moltiplica esponenzialmente, è il territorio che le artiste hanno deciso di indagare attraverso una pratica articolata e già formalmente convincente. Nelle loro opere si mescolano, come in un grande raduno dionisiaco, scultura, performance, musica e immagini vagamente deliranti, al fine di ricreare una poderosa dimensione di fluidità metamorfica, una sorta di meta-mondo nascosto all’interno di quello conosciuto.
Plastikhaare, Liturgia Atemporale, 2022 - still from video
WHAT YOU LIKE TO SEE di Fabio Ricciardiello, è invece l’opera video attraverso cui accedere alla Project Room del museo. Il progetto site e time specific, pone in atto un percorso: guardare, osservare, scorgere, immaginare, desiderare, sognare, “Rendere possibile l’impossibile, visibile l’invisibile.” Scultura, fotografia e video abbandonano la realtà tangibile per trasformarsi in non luogo immaginifico e straniante in cui ciò che appare irrealizzabile è – già – avvenuto, ma ciò che non si è ancora realizzato può solo – ancora – avvenire grazie al desiderio del pubblico di osare.
WHAT YOU LIKE TO SEE definisce, secondo un codex che affida alla scomposizione del reale la costruzione di mappe altre, un itinerario d’immagini immaginate, di luoghi fotografati attraverso latitudini e longitudini lontanissime in cui, come apparizioni, più vere del vero, improvvisano, con silente sussulto, presenze di vita cristallizzate dalla scultura.
Tradizioni differenti, fatture e manufatti che rimandano alla tradizione partenopea di Capodimonte – e all’infanzia dell’artista – ceramiche e porcellane mitteleuropee e balcaniche, impaginano una ‘popolazione’ che appartiene ad un universo fantasmagorico ed ironico al contempo. Una collettività che abita nella maniera più inusuale luoghi in cui l’elemento umano è esonerato per abbandono o per fagocitazione della Natura. Fabio Ricciardiello attua, dunque, la costruzione di un surreale meta mondo, la cui tensione delinea i confini labili del sogno, dell’inatteso, di cosmogonie in cui l’impossibile accade.
Così avviene l’incontro impensato: WHAT YOU LIKE TO SEE meets mtn|museo temporaneo navile.
Il progetto iniziale di Fabio Ricciardiello – dopo aver inseguito una sfida durata anni, racchiusa nel limbo tra fantasia e realtà è divenuto icona scultorea, traduzione fotografica, pubblicazione editoriale ed un’opera di arte digitale collettiva, in collaborazione con Chippendale Studio – oggi si trasforma ulteriormente in un site specific video che altera ancor più le sentenze dettate dalla percezione, alloga alla parete bianca della Project Room affacciata su una Bologna sempre più sfuggente, uno sfondamento dell’impossibile, tracciando perimetri di un oltre passaggio che riecheggia nel percorso compiuto sinora dal mtn|museo temporaneo navile.
In tal maniera, ciò che non è più sarà. Ciò che non è stato, potrà essere. Ciò che non deve essere, apparirà. Chimere, sogni, visioni abiteranno giorno e notte mtn|museo temporaneo navile, accompagnate da un suono che affida all’alterità il potere immersivo dei sensi, al rapporto tra vuoti e pieni dell’architettura del museo, la struttura entro la quale ampliare a dismisura le volontà dell’intelligenza emotiva mentre, pochi metri più in là, l’opera delle Plastikhaare racconterà, attraverso tangibile materia, l’omaggio alla realtà.
WHAT YOU LIKE TO SEE, invero, attraverso l’uso immaginifico della scultura e della fotografia pone lo sguardo dell’artista – e il nostro – in un futuro concreto che ha preso coscienza tangibile di quanto immaginato anni addietro: scorgere paesaggi surreali laddove nulla sarebbe apparso possibile come tale. Forse, perciò, gli accadimenti seraficamente dati per impossibili hanno la possibilità di realizzarsi.
È sogno? È realtà? Questo può deciderlo solo il desiderio che ognuno di noi ha ancorato – ma affatto dimenticato – nella propria anima. WHAT YOU LIKE TO SEE nasce da una storia personale ma anche corale, che accomuna tutti coloro i quali sono stati tacciati d’esser ingenui, per aver creduto “agli asini che volano” o per aver sperato nell’avverarsi di un desiderio, come vedere “un ciuccio che vola”. Oltre lo schernimento, però, si sa, l’Arte ha la capacità di raccordarsi con la dimensione onirica ed emotiva e perciò, se al Fabio Ricciardiello bambino, veniva risposto, alle richieste più ardite “Fabio, quanto chiedi accadrà quando vedrai un asino volare…” proprio tale sfida impossibile ha avuto a che fare con il Fabio Ricciardiello artista adulto. Il sogno di un bambino può avverare il desiderio di un adulto? Probabilmente sì.
Cover story: Fabio Ricciardiello, WYLTS, still from video
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OPENING 3.12.2022
3.12.2022 | 3.01.2023
La mostra è sempre visibile dall’esterno del museo
Orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.30
Chiusura dal 22 al 26 dicembre
Presentazione del libro WYLTS 16 dicembre ore 18
mtn|museo temporaneo navile
Via John Cage 11a, Bologna