PORDENONE CELEBRA ZANNIER, BARBEY E I FOTOGRAFI CONTEMPORANEI

Pordenone inaugura la grande stagione della fotografia promuovendo, sino al 4 maggio 2025, una serie di progetti espositivi e culturali che riflettonoSul guardare”, mutuando l’ispirazione dal titolodi un celebre volume dell’autore britannico John Berger, che ha indagato lo strumento umano della visione perché, scriveva, “il vedere viene prima delle parole”.

Con il dossier “Pordenone 2027. Città che sorprende”, che dà il via al programma di attività culturali per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027, il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia ambisce a mettere al centro l’attività culturale superando la dicotomia tra città d’arte e città industriale e promuovendo un dialogo fertile ed appassionato tra il tessuto produttivo e il fermento creativo. 

Si incomincia con la grande personale dedicata ad Italo Zannier (Spilimbergo, 1932), intellettuale, docente, curatore di celebri mostre, collezionista e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia nonché figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina nel nostro Paese. Il progetto espositivo dal titolo “Italo Zannier – Io sono io. Fotografo nella storia e storico della fotografia”, curato da Giulio Zannier e Marco Minuz, e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, è ospitato presso la Galleria Harry Bertoia di Pordenone (22 dicembre 2024 – 4 maggio 2025). La mostra indaga la “moltitudine” della passione e dell’impegno dell’autore verso la disciplina fotografica, raccogliendo l’esito delle sue diverse attività senza trascurare le produzioni più recenti. A co redo, anche un’inedita intervista. 

© Italo Zannier, Al lavatoio pubblico, 1957. Cortesia dell’artista.

La rassegna prosegue con “Bruno Barbey – Les Italiens” (22 dicembre 2024 – 4 maggio 2025) presso la Galleria Harry Bertoia. L’esposizione gode del sostegno di Magnum Photos, dell’Académie des Beaux-Arts di Parigi e dell’archivio Bruno Barbey, ed è realizzata con il patrocinio del Consolato Generale di Francia e dell’Istituto Francese di Cultura di Milano. Per la prima volta in Italia viene esposto questo progetto fotografico che il celebre fotografo francese dell’Agenzia Fotografica Magnum (Marocco 1941 – Parigi 2020) realizzò in Italia fra il 1962 e il 1966. All’inizio degli anni Sessanta, Barbey, cercando di ritrarre gli italiani, fotografò tutti i livelli della società, in strada ed all’interno. Il giovane fotografo presentò questo insieme di immagini a Robert Delpire che suggerì subito di pubblicarle nella serie Essential Encyclopedia, una raccolta di libri che giustappone testi e immagini, che comprendeva già The Americans di Robert Frank (1958) e il progetto Germans di René Burri (1962). Le circostanze dell’epoca impedirono la realizzazione del libro ma il portfolio di fotografie italiane convinse i membri dell’agenzia Magnum Photos delle potenzialità del giovane, che fu subito accettato nella cooperativa. Dopo decenni di lavoro e numerosi volumi su altri Paesi, Barbey pubblicò una prima versione di quest’opera nel 2002, con un’introduzione di Tahar Ben Jelloun. L’idea, alla base di questo progetto, era di “catturare lo spirito di una nazione attraverso le immagini” e creare un ritratto dei suoi abitanti. All’alba degli anni Sessanta, i traumi della guerra cominciano a svanire mentre albeggia il sogno di una nuova Italia che comincia a credere nel “miracolo economico”. La mostra, curata da Caroline Thiénot-Barbey e Marco Minuz presenta una settantina di stampe. Sarà arricchita anche da una video/intervista a Barbey.

La kermesse si sviluppa ulteriormente con una sezione dedicata ai fotografi contemporanei: Max Rommel, Michele Tajariol e Paola Pasquaretta. Le mostre saranno ospitate in sequenza, dal 18 gennaio al 4 maggio 2025, presso gli spazi del Museo Civico d’Arte Ricchieri di Pordenone. Il progetto, sostenuto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, sempre incentrato sull’esercizio del guardare, fa del mezzo fotografico uno strumento privilegiato anche per rilevare ed interrogarci sulle trasformazioni in corso. Dal 17 gennaio, infine, prenderà avvio un calendario di eventi con workshop, incontri con fotografi e scrittori.

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Cover story; © Bruno Barbey/Magnum Photos, Palermo, Sicily, Italy, 1963. Courtesy of Bruno Barbey and Magnum Photos.

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