Tratto dal celebre romanzo di Richard Yates del 1961, Revolutionary Road è il nuovo spettacolo prodotto da Eccentrici Dadarò che MTM Teatro Litta di Milano propone fino al prossimo 22 gennaio. Un testo potente, che ha segnato la letteratura contemporanea, capace di leggere in maniera profetica la nascita e lo sviluppo della Società Globalizzata e il conflitto tra Individuo Sociale e Individuo Reale. Di esso Tennessee Williams disse:
Se nella letteratura americana moderna ci vuole qualcos’altro per fare un capolavoro, non saprei dire cosa.
I due protagonisti – lei interpretata dalla sempre straordinaria attrice Rossella Rapisarda – sono belli, intelligenti, piuttosto colti, innamorati. Vivono in una casa “carina” e accogliente. Lui un lavoro noioso ma sicuro, lei blandi impegni domestici che le lasciano il tempo per coltivare come hobby la sua antica passione d’attrice. Eppure vogliono, o almeno sognano, altro. Si ritengono entrambi superiori all’ambiente mediocre e piccolo borghese che li circonda e imprigiona, sebbene questo senso di superiorità, chissà quanto fondato, li tenga uniti e segretamente complici.
«Lo spettacolo – racconta il regista Fabrizio Visconti – si focalizza principalmente su tre elementi del romanzo: il conflitto tra IO personale e IO sociale, che non coincidono in alcun modo a causa delle richieste di una Società omologante, che induce ad una sempre più marcata spersonalizzazione via via percepita dall’individuo non come costrizione e violenza, bensì come modello e ideale. La dinamica di mistificazione che ognuno di noi applica con sé stesso, giustificandosi in modo da non dover ammettere i propri limiti e la propria resa alle richieste sociali. E la distruzione della coppia che diventa da luogo di sicurezza e di conforto a ambiente tossico, in cui si consumano conflitti sempre più violenti, via via che uno o l’altro dei componenti si piega al programma sociale, perdendo i contorni della propria identità.»
Lui, lei, noi… figure che ambiscono a essere felici, ma che rimangono invischiate nelle menzogne che raccontano prima di tutto a loro stesse e poi agli altri pur di tirare avanti, in un continuo alternarsi di umanissimi slanci, meschinità, successi illusori e prevedibili disfatte.
A fare da contorno, il mondo così come lo avrebbe ritratto poi Hopper, l’America degli anni Cinquanta, come se da lì partisse tutto il male, e un’ambientazione interna costellata «di quadri iperrealisti, in cui la luce scolpisce ed abbaglia, rendendo quelle giornate che fanno parte del racconto ancora più crude di quanto le sole parole sappiano raccontare», chiosa il regista.
Contrappunto straniante a questa drammaticità, l’atmosfera sonora dei grandi classici americani del tempo e toni spesso ironici che preferiscono denunciare questo meccanismo con un sorriso piuttosto che un giudizio, quasi un moto partecipazione e compassione nei confronti dei personaggi.
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MTM Teatro Litta – dal 12 al 22 gennaio 2023
Revolutionary Road
da Revolutionary Road di Richard Yates
di Renato Gabrielli
con Rossella Rapisarda, Stefano Annoni, Daniele Gaggianesi
regia e disegno luci Fabrizio Visconti
scene Marco Muzzolon – costumi Mirella Salvischiani
musiche originali Marco Pagani
aiuto regia Camilla Violante Scheller
un progetto La Gare, con il sostegno di Regione Lombardia – Progetto NEXT 2019 – produzione Eccentrici Dadarò
La traduzione di Adriana dell’Orto è concessa su licenza di minimum fax. c) minimum fax, 2003, 2009, 2017
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