Una buona foto deve ritrarre un personaggio famoso che sta facendo qualcosa di non famoso. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella. –Andy Warhol

Fino al 29 gennaio 2023, a Conegliano Veneto (TV), Palazzo Sarchielli ospita un’importante mostra che raccoglie oltre 180 fotografie di Ron Galella (New York, 1931), il più famoso paparazzo della storia, scomparso il 30 aprile scorso all’età di 91 anni. Si tratta della prima retrospettiva al mondo dedicata al grande fotografo statunitense, nato nel quartiere Bronx da padre italiano originario di Muro Lucano in Basilicata e madre italo-americana, realizzata dopo la sua scomparsa.

Il progetto espositivo, organizzato e prodotto da SIME BOOKS, la casa editrice coneglianese che nel 2021, in collaborazione con lo stesso Galella, ha pubblicato la preziosa monografia “100 Iconic Photographs – A Retrospective by Ron Galella”, in collaborazione con la Città di Conegliano, si avvale della curatela di Alberto Damian, agente e gallerista di Galella per l’Italia.

A rendere conto della vastità e della ricchezza del lavoro dell’artista, si parla di 3 milioni di scatti prevalentemente in bianco e nero custoditi nell’archivio della sua villa in New Jersey, il curatore scrive in una nota: «É solo un piccolo esempio, una sintesi – con tutte le sue limitazioni – della produzione di un fotografo unico ed irripetibile, che ci ha lasciato in eredità un archivio straordinario del costume dell’ultimo terzo del secolo scorso, attraverso immagini della vita pubblica e della vita privata di stelle tuttora amate in tutto il mondo.»

La mostra è un viaggio a ritroso nella memoria di un’epoca, quella che va dagli anni Sessanta fino ai Novanta (i suoi golden years), un monumentale affresco che restituisce lo spirito dei tempi e l’evoluzione del costume attraverso le immagini di icone universali del cinema, dell’arte, della musica e della cultura pop. Non c’è infatti un grande personaggio del jet-set internazionale di quel periodo che Galella non abbia fotografato. Attori, musicisti, artisti e celebrità di ogni tipo diventano oggetto dei suoi inseguimenti, talvolta delle sue ossessioni, come lui stesso definiva Jackie Kennedy Onassis della quale è esposta, in una sala a lei interamente dedicata, una copia della famosissima “Windblown Jackie”, scelta da Time qualche anno fa come “una delle 100 fotografie più influenti della storia della fotografia” e definita “la mia Monna Lisa” dallo stesso paparazzo.

Nessuno come Galella è stato tanto abile a cogliere i personaggi celebri nella loro straordinaria quotidianità, agendo quasi sempre di sorpresa, a loro insaputa e spesso contro la loro volontà. Immagini rubate e scattate a raffica, frutto di appostamenti, depistaggi, camuffamenti, inseguimenti, lunghe attese, nello sprezzo di ogni rischio, fisico o legale. Tanto che Jackie Kennedy negli anni Settanta gli intentò due cause, che all’epoca fecero parlare i giornali e ricevettero l’attenzione dei telegiornali americani. Le guardie del corpo di Richard Burton lo picchiarono e gli fecero passare una notte in galera a Cuernavaca, Messico. Marlon Brando con un pugno gli spaccò una mascella e cinque denti, ma poi gli pagò anche un salatissimo risarcimento attraverso i suoi avvocati.

Molto prima delle leggi a tutela della privacy, prima dei social media, dei selfie e del mondo interconnesso a portata di un click, le star entravano nelle case delle persone comuni attraverso le pagine dei settimanali di costume e scandalistici, le copertine dei dischi, i poster e le locandine dei film. Attraverso il lavoro di fotografi come Galella che, con il suo temperamento audace, ha documentato e reso fruibile al grande pubblico un mondo di sogno.

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Ron Galella, Paparazzo Superstar 

Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli

7 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023

A cura di Alberto Damian

Mostra prodotta e organizzata da SIME BOOKS, in collaborazione con Città di Conegliano (TV)