Lo stile è una operazione a rimuovere, un equilibrio a togliere. E’ un atto di estremo purismo geometrico che riduce alle strutture elementari il linguaggio della moda. E’ l’annullamento di ogni ridondanza formale, un atto di costruzione rigoroso alleggerito da una particolare sensibilità nella scelta cromatica: nelle sfumature dell’argilla, nelle inflessioni del verde militare, nei toni caldi del deserto.
Ritrovo intatta anche nella collezione SS/17 The Bright Side di TMR_RSO la sostanza e la compattezza di quella ideologia estetica che mi aveva spinto a una percezione di primo grado rispetto a queste creazioni. Intendo una percezione immediata che non ha mai necessitato del filtro del ragionamento o di sovrastrutture altre per amarle. Rispetto a ogni creazione una percezione, quella, e non ne esistono altre, e nessuna assomiglia a nessun’altra precedente.
La saturazione delle cose è tale ormai che le cose che mi circondano tendono a essere irrilevanti, sono talmente tante che finiscono per diventare arbitrarie e per non rappresentare più nulla se non l’idea di una idea completamente vuota.
Invece questi elementi volumetrici semplici, con la loro superficie uniforme e nitida, diventano anche spazio dell’assenza che assorbe la luce e la accoglie.
E mi è tornato in mente un gioco dell’infanzia, quando si diceva “io vedo qualcosa che tu non vedi e questo è…”
La mia parte luminosa ho pensato. Mentre le indossavo.
Borse, TMR_RSO SS/17 The Bright Side Collection www.tmr-rso.com
Foto, Elisabetta Brian
Mua, Gaetano Blasa