TIZIANA CERA ROSCO, ANTHURIUM – PARLA MIO FIORE

Inaugura il 18 aprile a Palermo, nei due spazi espositivi dell’Orto Botanico e la Chiesa SS. Euno e Giuliano, l’antologica di Tiziana Cera Rosco (Milano, 1973) «Anthurium – Parla mio fiore» a cura di MariaChiara Di Trapani.

Il progetto espositivo nato dall’esperienza di residenza artistica vissuta da Cera Rosco nell’Orto Botanico dell’Università di Palermo per un intero anno, e patrocinato dal Comune di Palermo, conta oltre 80 opere: sculture, fotografie di atti performativi, diari e quaderni d’artista, video e installazioni su supporti materici come carta, garze e lenzuola. 

L’artista e poetessa, nota per la sua pratica multiforme, che ha da sempre un rapporto privilegiato con i luoghi della natura e del sacro, ripensa in questa occasione l’idea dell’abitare, tra natura e linguaggio, tra filosofia e visione, tra performance e preghiera. Non trascurando il tema dell’ambiente e dell’ecosostenibilità, recuperando materiale organico dismesso dall’Orto stesso, come alghe, foglie, fango, e indossando per tutto il periodo della residenza lo stesso lungo abito nero realizzato su misura con una stoffa solida come una corteccia protettiva. 

Abitando la piccola casa dell’Orto, normalmente utilizzata come rimessa per attrezzi, e trasformandola in una dimora di vita e di arte, Cera Rosco ha condotto la sua ricerca studiando le piante della collezione vivente: osservando ed essiccando alghe, melograni, anthurium, e ogni tipi di reperto vegetale e trasformandoli nella materia primaria delle installazioni presentate, quattro cicli di opere corrispondenti alle stagioni trascorse durante la residenza. 

Tiziana Cera Rosco, dal diario dell’orto, residenza d’artista, prima autodocumentazione

Nel video Naufragio, che porta con sé il melmoso fango dell’inverno, la casa dell’Orto è stracolma di lenzuola, simbolo del sudario e di un libro impossibile da scrivere. In fondo, un giaciglio su cui poggia un cuscino fatto di Calicantus e una coperta fatta di 70 garze cucite insieme.

L’installazione Anthurium Erbario Notturno e la performance Linfa hanno le sfumature verdi di un risveglio primaverile: l’Erbario si compone di 490 fogli, 490 combinazioni di fiori realizzate per impressione di luce e una figura centrale di oltre 5 metri che ricorda un volto e che rappresenta la Sindone Vegetale. 

Persefone ha le cromie intense del rosso del melograno che sventola sul giallo delle messi in estate: frutti di melograno battuti su un grande lenzuolo evocano qualcosa di carnale. I resti del frutto rosso sono stati fatti seccare su lenzuola e sono diventati come cuori: ex voto vegetali. L’installazione si completa con libri d’artista, video, reperti di orto, poesia, scultura, fotografia. 

In Ade, il ciclo conclusivo caratterizzato per i contrasti di neri chiaroscuri illuminati dalla brillante luce dell’oro, l’artista fa riferimento al dio che porta lo stesso nome del luogo che abita. Il tema centrale è quello del vuoto, un vuoto rintracciato anche all’interno del cervello che assume le sembianze di una farfalla sacra. Il materiale protagonista è l’oro, con cui l’artista interviene sulle opere, tra cui una pietra, come la pietra filosofale. La mostra termina con una performance dal titolo Tutto quello che ti fortifica ti distrugge.

Le teche della Sala Tineo all’Orto Botanico presentano il lavoro di ricerca e gli elementi di sperimentazione sulla deperibilità e la resistenza della fibra delle piante condotti dall’artista, insieme a reperti vegetali, diari, prototipi delle opere, e il grande Anthurium Erbario Notturno.

La Chiesa SS. Euno e Giuliano ospita i lavori più monumentali, come i grandi drappi di 5 metri – realizzati con la tecnica dell’essiccamento delle alghe, o con la macerazione dei chicchi del melograno, insieme a video inediti, sculture e piccole sindoni.

Accompagna la mostra il catalogo edito da Campisano Editore, che si compone di tanti interventi di rilievo di poeti, filosofi, storici dell’arte e curatori. 

Tiziana Cera Rosco, Nuove forme di apparizione al punto di contatto, libro d’artista, mix media

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Tiziana Cera Rosco, Anthurium – Parla mio fiore

Palermo, Orto Botanico e Chiesa SS. Euno e Giuliano

18 aprile – 21 maggio 2023

Inaugurazione: martedì 18 aprile, ore 18 Orto Botanico e ore 19.30 Chiesa SS. Euno e Giuliano

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