“Il primo ricordo? Avevo 6 anni ed ero in una chiesa e mentre guardavo mia mamma che puliva ho notato la tastiera di un organo. L’ho guardata, poi mi sono seduto e ho cominciato a suonare. Ecco. L’inizio. Fino a che un giorno, stanco di strimpellare quello strumento enorme, bellissimo e affascinante, sono passato in sagrestia e ho sentito l’odore dell’incenso e ho visto i paramenti sacri. Come dire… tutto poi è venuto da solo, in maniera quasi naturale.”
Filippo Sorcinelli è tanti aspetti di una poliedrica creatività, dove tutto è in tutto e non sembrano separate le cose le une dalle altre, non si possono distinguere con un taglio di scure. Pittore, musicista, direttore creativo, fotografo, graphic designer. Forme di ogni specie e colore e sapore. Ed è uguale la complessità nelle maggiori e nelle minori. Nella fotografia, quando la luce si adombra dentro il cuore. Nella pittura, quando la materia rivendica lo spazio dentro gli occhi. Nella musica, quando l’enfasi e il virtuosismo dell’organo si inabissano dentro l’animo. E quante cose saranno in avvenire. E quante furono in passato. E quante sono al presente. E tutte hanno un’anima. Tutte sono viventi.
Impegnato con successo, da 16 anni ormai, nel condurre l’attività del suo atelier di paramenti sacri e balzato agli onori della cronaca per aver vestito gli ultimi due pontefici, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, Filippo ha da sempre un rapporto privilegiato con le fragranze. Tanto che le scatole contenenti le vesti sacre, prima della consegna ai clienti, vengono avvolte nel profumo per consentire all’apertura una esplosione di sensazioni che abbia a investire tutti i cinque sensi. Da questa intuizione, come fosse nell’ordine delle cose, muove i primi passi il progetto UNUM PARFUM, una sartoria olfattiva capace di cucire intorno allo spirito note di profondissima quiete.
“Un giorno questa fragranza studiata appositamente per profumare le scatole è stata declinata sulla persona svelando così un altro orizzonte della mia vita che racconta di me attraverso 5 fragranze. Dentro ci sono i miei viaggi, la mia musica, la mia fotografia, tutto quello che sono io.”
Una ricerca materica che è cresciuta nel tempo rivestendosi di forme che aspirano tutte in egual modo ad esistere. Nei paramenti sacri, nella fotografia, nelle sculture, nelle installazioni, fin anche nei flaconi e in un packaging di eleganza straordinaria fatto tutto di pezzi unici.
“C’è, anche in quest’ultimo mio progetto, una componente spirituale e filosofica dalla quale non posso prescindere perché è il filo conduttore di tutta la mia vita. Mi piace parlare di una spiritualità collettiva, non più confinata nel perimetro stretto di qualche credo religioso. Intendo il senso profondo della serenità, della libertà e dell’essere sé stessi. Senza condizionamenti. Io ho scelto e deciso di essere coerente con me stesso e con la mia vita e di parlare di questo profondo sentimento di libertà e leggerezza che deve contraddistinguere ognuno di noi.”
Tutte le fragranze muovono dal principio primo che è LAVS, nome dell’atelier di paramenti sacri ma anche laus, lode in latino. “E’ la prima fragranza ed è un inno all’incenso. Ma non evoca atmosfere chiuse o anguste come si potrebbe essere indotti a credere. Ha detto bene il Financial Times, a pochi mesi dal lancio, quando l’ha definito l’incenso degli incensi perché racchiude in sé tante cose pur senza trattenerle, anzi le esplode in una apertura che è totale.”
La seconda fragranza si chiama OPUS 1144 e celebra la posa della prima pietra, in quella stessa data, delle cattedrale di Saint-Denis e l’inizio ufficiale del periodo gotico. “Io sono un francofilo, anche nei miei dischi ho dedicato molto alla Francia, e questo profumo vuole essere un tributo al gotico come celebrazione della luce, dell’altezza, delle verticalità. Ho voluto simboleggiare la posa della prima pietra creando un tappo in bio malta tutto realizzato a mano.”
La terza fragranza ROSA NIGRA è l’unica racchiusa in un flacone trasparente, il colore dell’aria, perché vuole ricordare le vetrate delle cattedrali titolate alla Madonna e l’Assunzione della Vergine in cielo. “Nella fragranza si sente una rosa magnifica eppure in piramide olfattiva la rosa non c’è. Si tratta di associazioni di materie prime che ricordano la rosa, ma essa non esiste in questa essenza.”
Gli ultimi due nati sono stati presentati a Milano in occasione dell’ultima edizione di Esxence – The Scent of Excellence, l’evento della Profumeria d’Arte. Sono ENNUI NOIR un sentimento profondissimo di indagine interiore “materia magmatica, materia viscerale, come significante dell’indagare, ruvido, complesso, su sé stessi; eppure capace di restituire grande ricchezza.” E SYMPHONIE – PASSION, in ricordo di un viaggio alla basilica della città di Rouen che diede i natali allo straordinario organista, pianista e compositore francese Marcel Duprè. “Mi riporta alla mente il momento esatto in cui ho acceso il motore dell’organo di questa chiesa meravigliosa ed è salito il vento da dentro, mischiato all’odore degli ingranaggi di metallo, del legno della cassa e del piombo e della polvere insieme. Un tripudio di sensazioni.”
Vi sono due specie di conoscenza, una genuina e l’altra oscura. E all’oscura appartengono tutte queste cose: vista, udito, odorato, gusto, tatto. Quando l’oscura non può più spingersi ad oggetto più piccolo né più vedere, o udire, o odorare, o gustare, o sentire col tatto, ma si deve cercare nel più sottile, allora sopraggiunge la vera, che ha l’organo più sottile della mente. (Democrito, fr. 11)
Desidero ringraziare per la cortese intervista Filippo Sorcinelli fondatore e direttore creativo di UNUM PARFUM – www.unumparfum.com – Facebook – Instagram
Foto di Silvia Morin
Il mio make – up è stato realizzato da Gaetano Blasa