Si svolge dal 4 al 10 agosto 2024, nel Borgo Antico di Guardia Sanframondi (BN), la XIV edizione di VinArte. La rassegna, che si sviluppa in seno alla kermesse Vinalia, sotto la direzione artistica dell’ideatore Giuseppe Leone, e con Azzurra Immediato alla giuda della Sezione Fotografia, sceglie quest’anno il tema “Innesti”. Un tema che origina e veicola un ulteriore pensiero, quello della “cittadinanza dell’arte – spiega il direttore artistico – soprattutto perché l’Arte disegna modelli di risposte emozionali ed intuitive alle nuove domande di vita. E lo fa in una maniera immediatamente percepita, più di ogni linguaggio scientifico che resta spesso nell’alveo degli addetti ai lavori”.
La ricerca di nuovi valori e consapevolezze è qualcosa che fa di VinArte “una kermesse con l’ambizione di aiutare a definire e delineare i confini dell’arena all’interno della quale si svolgono il dibattito e le riflessioni dedicate al territorio, all’ambiente, alle traiettorie del nuovo millennio – continua Leone – e che attraverso gli artisti invitati delinea un percorso comune e affascinante, un momento di festa, certo, ma anche un momento fondamentale di indagine e analisi di matrice antropologica di cui l’entroterra ha tanto bisogno”.
Innestarsi, perciò, raggiungere nuovi equilibri e fioriture culturali, è una sfida allogata a pittori, scultori e fotografi le cui poetiche creano una corale prospettiva a partire dalle sculture di Aniello Scotto, Emanuele Scuotto, Ernesto Pengue e Mariano Goglia, che incontrano la pittura attraverso le opere di Biagio Cerbone, Margherita Palmieri e Manlio Salvatore, in un percorso che si snoda lungo quei luoghi dell’arte che mappano felicemente VinArte anno dopo anno.
Aggiunge Immediato: “Il tema dell’innesto, qui, non è solo metafora ma realtà tangibile. Ogni fotografia è un atto di radicamento, un processo che affonda nelle profondità della memoria collettiva per germogliare nuove interpretazioni del mondo. L’arte fotografica diviene così un linguaggio capace di rendere visibile l’invisibile, di dare forma all’intangibile, in un continuo gioco di rimandi tra ciò che è stato e ciò che sarà”.
Sono le opere fotografiche de il Collettivo La ZONA (Federico Iadarola, Pasquale Palmieri, Annibale Sepe e Luigi Salierno), di Anuar Arebi, Francesco Cardone, Francesco Ciotola, Anna Rosati, Natalino Russo, Mara Mazzucco, Francesco Garofano e di Antonio Del Donno a sancire quanto anticipato.
Punti di vista che incontrano poi quelli di due progetti indipendenti ma sintonici: “Semi di Luna” di Carmine Carlo Maffei e del suo Atelier Pietre Vive, e la mostra fotografica dedicata a Carlo Riccardi, a cura del Circolo Fotografico Sannita diretto da Cosimo Petretti.
VinArte si conferma un appuntamento imperdibile per chiunque voglia immergersi in un crocevia culturale in continua espansione, celebrando la diversità e costruendo una comunità fondata sulla condivisione e sul rispetto reciproco. È in questo spazio di incontro e creazione che l’arte trova la sua vera essenza, rinnovandosi e riscoprendosi in ogni istante, tra suggestioni extramoenia o del genius loci. Luoghi speciali del borgo antico di Guardia Sanframondi: da Palazzo Marotta Romano, icona della fotografia, alla chiesa dell’Ave Gratia Plena e la sua Sagrestia, cuore pulsante di VinArte e Vinalia, sino al Monte dei Pegni. Una cartografia che si anima secondo una volontà dell’arte di innervarsi nelle architetture del tempo, espressione profonda di una collettività che scopre, ritrova, immagina, predice e sa ancora meravigliarsi.
Cover story: Luigi Salierno, VinArte 2024, Sezione Fotografia a cura di Azzurra Immediato